mercoledì 20 gennaio 2010

STRESA, LE ISOLE BORROMEE, VILLA PALLAVICINO E IL MOTTARONE

STRESA E LE ISOLE
Stresa (così anche in insubre) è un comune di 5.155 abitanti della provincia del Verbano Cusio Ossola. La prima fonte storica che cita l'esistenza di Stresa è una pergamena del 998, nella quale il luogo viene chiamato "strixia", termine di probabile derivazione longobarda che significa "striscia di terra".Curiosità:Le Margheritine, dolcetti tipici di Stresa, furono ideate nel 1857 dal pasticcere Piero Antonio Bolongaro per farne omaggio all'allora principessa Margherita di Savoia, futura prima regina d'Italia, mentre si trovava in villeggiatura nella Villa Ducale di Stresa.Stele preromaniche: a Levo, frazione di Stresa - nel 1877, durante la costruzione di un edificio sono state rinvenute alcune tombe con corredo fittile-ornamentale e cinque lastre tombali in caratteri Leponzio-Liguri e latini. Tre di queste stele, datate al I secolo a.C., si possono ammirare nell’oratorio dei SS. Giacomo e Filippo dove una lapide racconta la storia di questo tempio. L’edificio, monumento nazionale dal 1909, fu restaurato nel 1944.

Isole Borromee
L'arcipelago delle Isole Borromee è situato nel medio lago Maggiore, a occidente, nel braccio di lago chiamato golfo Borromeo che vede affacciate e contrapposte Stresa e Pallanza.

L'arcipelago si compone di tre isole, un isolino ed uno scoglio:
Isola Madre
Isola Bella
Isola dei pescatori
Isolino di San Giovanni
Scoglio della Malghera

per una superficie complessiva di circa 18 ettari (18.000 m²).

Storia:
Nel XIV secolo i Borromeo, potenti feudatari della zona ma originari di Firenze, divennero proprietari delle isole e iniziarono così la loro trasformazione. Tutt'oggi la famiglia possiede ancora l'Isola Bella e l'Isola Madre, oltre ai due scogli emersi conosciuti come Castelli di Cannero per via delle rovine di due fortificazioni medioevali.

L'isola dei pescatori è l'unica abitata stabilmente, anche se da una piccola comunità, mentre le due isole "sorelle" sono ambite tra i turisti che ammirano i due splendidi palazzi e i relativi giardini, famosi in tutta Europa per la qualità del paesaggio e per la cura e la varietà delle architetture vegetali, composte da oltre 2000 varietà di specie differenti.

Nell'Isola Madre è presente anche una numerosa fauna di volatili orientali, come pavoni bianchi, fagiani dorati e pappagalli, liberi nello splendido giardino.

L'Isola Bella possiede invece un giardino che, abilmente progettato nei secoli, presenta fioriture multicolori per tutto l'anno, a rotazione tra le varie specie floreali (rose, orchidee, bulbose, magnolie, frutteti, azalee, gardenie, glicini).
VILLA PALLAVICINO

Villa Pallavicino esprime e riassume in modo suggestivo e compiuto l’ideale della dimora antica sul Lago Maggiore alla metà dell’’800, entro la cornice ambientale e paesaggistica dello sterminato parco che la circonda e di fronte ad uno dei più aperti e celebrati panorami di tutto il Verbano.
Ideatore e primo realizzatore di questa dimora fu Ruggero Borghi, amico del Manzoni e del Rosmini, che si era invaghito delle bellezze incontaminate del Lago Maggiore. Ingrandita dal successivo proprietario il duca di Villombrosa fu acquistata nel 1862 dai marchesi Pallavicino, che ne sono ancora oggi i proprietari.
La Villa è circondata da uno splendido giardino all’inglese con l’intento di preservare la spontaneità dell’ambiente naturale del Lago Maggiore.
Il Parco si estende per circa 15 ettari dove si alternano spazi aperti a prato e arbusti a zone con grandi alberi.

Il Parco della Villa Pallavicino vi aspetta a Stresa, per trascorrere una giornata indimenticabile in uno dei luoghi più suggestivi del Lago Maggiore.
Il Parco si sviluppa in un’area di circa 20 ettari tra viali fioriti, alberi secolari e un meraviglioso giardino botanico.L’attrazione principale del Parco è costituita dai nostri animali.
Potrete osservare più di 40 specie tra mammiferi e uccelli esotici (lama, canguri, zebre, fenicotteri), che vivono in ampi spazi naturali.
Inoltre, per rendere ancora più completa la vostra giornata, all’interno del Parco troverete il Ristorante “Le Scuderie”, il “Chalet Bar”, il negozio “Parcobello” e diverse zone adibite per il pic-nic. I più piccoli potranno divertirsi in un attrezzato parco giochi.


Un bellissimo parco faunistico-botanico per grandi e piccini!!


http://www.parcozoopallavicino.it/index.html
IL MOTTARONE

Il Mottarone è una montagna delle Alpi alta 1.491 m, situata tra il Lago Maggiore e il Lago d'Orta.

Vie di comunicazione:
La vetta è collegata ad Armeno tramite una strada provinciale; ad Alpino, frazione di Gignese, tramite una strada a pedaggio ed a Stresa tramite la Funivia Stresa-Alpino-Mottarone.

Un tempo arrivare in cima al Mottarone non era così semplice. Per questo il 7 settembre 1911 venne inaugurata la ferrovia a cremagliera che collegava Stresa alla vetta del Mottarone. In poco più di un'ora, con tappe intermedie all'Alpino (fraz. di Gignese) e alla stazioncina detta la Borromeo, il trenino arrivava alla stazione del Mottarone. Nel 1973, venne sostituita dall’attuale funivia.

La funivia parte da Piazzale Lido, a Carciano, frazione di Stresa e in circa venti minuti raggiunge un pianoro nei pressi della cima del Mottarone. Recentemente è stata costruita una seggiovia che collega la stazione di arrivo della funivia con la vetta vera e propria.


Prodotti tipici:

Nella zona del Mottarone si producono numerosi formaggi. Il più famoso è la Toma del Mottarone, che viene fatto stagionare in alcuni alpeggi sottostanti la vetta, come l'Alpe della Volpe con le antiche tecniche tradizionali. Vi sono poi una serie di caseifici ad Armeno, Ameno, nel Vergante e nella bassa Val d'Ossola che producono la Toma del Mottarone in maggiori quantità, destinandola agli esercizi commerciali di Piemonte e Lombardia.

Turismo e sport invernali


Storia:

Gli impianti sciistici del Mottarone: in primo piano la stazione di partenza dello skilift doppio Selva Spessa

Il turismo sul Mottarone si iniziò a diffondere nella seconda metà dell'Ottocento, e subì un impulso a partire dal 1884, anno di apertura del Grand Hotel Mottarone. Lo sci sul Mottarone iniziò a diffondersi dal 1908, quando il Grand hotel Mottarone decise di aprire anche in inverno.

Nel 1909 nacque lo Sci Club Mottarone uno dei primi d'Italia, ma lo sci come sport di massa, arrivò dal 1911, anno dell'inaugurazione della ferrovia a cremagliera Stresa-Mottarone (la prima a cremagliera in italia), che percorreva il percorso di 10 km in circa un'ora, effettuando sei fermate.

Tra il 1912 e il 1915 il Mottarone iniziò ad affermarsi come una delle maggiori località sciistiche italiane, gli sciatori accorrevano numerosi ed utilizzavano il trenino come skilift (veniva ripreso alla fermata precedente all'arrivo in vetta). Dopo la 1° guerra mondiale, lo sci al Mottarone, venne praticato ancora più di prima, anche grazie alla costruzione della carrozzabile proveniente da Armeno, inaugurata nel 1930.

Il 20 gennaio 1935, al Mottarone venne disputata la prima gara intenzionale di sci in Italia, denominata, visti i tempi "Coppa d'oro del Duce", in occasione di quest'evento venne realizzato anche un trampolino per il salto con gli sci. Nel 1940 venne inaugurato il primo vero impianto di risalita per sciatori, si trattava di una slittovia, chiamata da tutti "slittone". Essa era tirata da un argano posto in cima alla vetta e trasportava una trentina di sciatori alla volta lungo quello che adesso è il percorso della sciovia Selva Spessa. Nel primo tratto la salita correva parallela al trampolino di salto con gli sci, poi dismesso, di cui sono poi rimaste visibili per decenni i muretti del dente.

La guerra mise però in difficoltà lo sci ed anche il turismo, visto che il 17 gennaio 1943 il Grand Hotel Mottarone bruciò interamente a causa di un corto circuito. Al termine della guerra la situazione si presenta difficile, ma ciononostante, nel 1948 venne inaugurata la strada Borromea, che permise di raggiungere il Mottarone in auto da Stresa.

Negli anni Cinquanta al Mottarone vengono costruiti moderni impianti skilift, che consentono di ampliare il comprensorio sciistico e di accogliere un maggiore numero di sciatori. Vennero invece smantellati lo "slittone" ed il trampolino per il salto. Alla fine degli anni Cinquanta al Mottarone c'erano 4 skilift: Baby 1 (che fu il primo skilift ad essere costruito), Selva Spessa, Baby 2 e La Rossa.
Nel 1963 cessava di funzionare anche il trenino a cremagliera, smantellato per lasciare il posto all'attuale funivia, inaugurata nel 1970. Negli anni precedenti l'inaugurazione della funivia, si ebbe un ammodernamento degli skilift, operato dalla ditta torinese Marchisio: nel 1964 il "Selva Spessa" venne sostituito da uno skilift doppio. Nel 1969 fu, invece, il "Baby 1" a venire rinnovato. Nel 1970 al Mottarone c'erano 6 skilift, tutti costruiti dalla ditta piemontese Marchisio: Baby 1, Baby 2, Selva Spessa, Selva Spessa bis, La Rossa e Baita Omegna. Quest'ultimo venne inaugurato proprio nel 1970 e consentiva un ampliamento del comprensorio sciistico, con piste panoramiche sul Lago d'Orta.

L'affluenza agli impianti sciistici è sempre molto alta, e grazie a questo vengono costruiti nuovi skilift. Nel 1974 il vecchio impianto della Rossa, viene sostituito da un nuovo skilift, tutt'ora in funzione. Nel 1976 venne ulteriormente ampliato il comprensorio sciistico grazie alla costruzione dello skilift Alpe Corti, tutt'ora in funzione, che serve una pista lunga 2,5 km, con uno spettacolare arrivo panoramico sul Lago Maggiore. Alla fine degli anni settanta venne, invece smantellato lo skilift Baby 2. Negli anni Ottanta, il Mottarone iniziò, però, a subire inverni con scarse nevicate e la concorrenza delle stazioni sciistiche dell'Ossola, in particolare Macugnaga.
Per rilanciare lo sci nel 1988 vennero inaugurati altri due skilift, il Baita Omegna ed il La Rossa, tutt'ora funzionanti. Il primo sostituì il vecchio impianto Marchisio del 1970, il secondo aumentava la portata oraria della stazione essendo parallelo al vecchio La Rossa.

Gli anni Novanta furono abbastanza positivi, anche se gli impianti del Mottarone arrivarono all'alba del Terzo Millenio, con un cambio di gestione e molte incertezze. L'entusiasmo della nuova gestione portò, nel 2001, al Mottarone molte gradite novità: vennero costruiti tre nuovi skilift, in sostituzione degli ormai vetusti impianti Baby 1, Selva Spessa, Selva Spessa bis. I nuovi skilift, Baby, Selva Spessa 1 e Selva Spessa 2, consentirono di aumentare la portata oraria complessiva della stazione sciistica fino a 5600 persone.
Altra importantissima novità che entrata in funzione nell'inverno 2001-2002, è l'impianto di innevamento programmato, che serve 5 piste, con possibilità di apliamento.
Inoltre il Mottarone ha aderito al progetto Neveazzurra, che ha creato un unico skipass per tutte le località sciistiche del VCO.

Gli ultimi inverni al Mottarone sono stati abbastanza positivi, e per il futuro si vuole procedere con l'introduzione di novità di anno in anno, in particolar modo dal 2009 è stata creata una seggiovia biposto, che collega la stazione di arrivo della funivia da Stresa, con la Croce in vetta alla montagna.
Negli ultimi anni si è però pensato anche al turismo estivo: nell'estate 2007 è stata inaugurata una pista per praticare tubby, mentre nell'estate 2008 è stata realizzata una pista con manto sintetico per poter sciare anche d'estate. Per la realizzazione di queste due attrazioni estive la località, si è dotata, dall'estate 2007, di un tapis roulant, che funziona anche in inverno, servendo il Campo Scuola per i principianti.

Curiosità:
Nella cappelletta che si incontra tra l'arrivo della funivia che giunge da Stresa e la partenza della sciovia Baby 2, a una parete è appesa la maglia rosa di Vittorio Adorni, vinta al Giro d'Italia del 1965. La moglie di Adorni, Vitaliana, è stata per anni maestra di sci presso la Scuola di Sci del Mottarone. A lei è dedicata la fonte Vitaliana, posta lungo la strada asfaltata nei pressi della vecchia stazione del trenino la Borromeo.



Piste di sci alpino:

Sono presenti ventuno piste, di cui otto blu, dieci rosse e tre nere della lunghezza complessiva di 21 km. Cinque di queste godono di un impianto di innevamento programmato per un totale di oltre 5 km. Le piste sono servite da 7 skilift e da un nastro trasportatore.

Ecco un elenco delle piste di sci alpino del Mottarone.
Piste servite dallo skilift Baby
Baby 1

Piste servite dal tapis roulant Campo Scuola
Baby 1 bis (Campo Scuola)

Piste servite dallo skilift Selva Spessa 2
Campetti Milanesi
Selva Spessa

Piste servite dallo skilift Selva Spessa 1
Selva Spessa bis
Scoiattoli

Piste servite dallo skilift Alpe Corti
Alpe Corti
Variante Alpe Corti

Piste servite dallo skilift La Rossa
Baby 2
Bosco
Bosco 1
Bosco 2
La Rossa
Variante Rossa
Raccordo Rossa/Selva
Allenamenti
Variante Allenamenti
Triasan

Piste servite dallo skilift Baita Omegna
Baita Omegna
Variante Baita
Sasso Rana

Impianti di risalita attuali:
Funivia Stresa-Alpino-Mottarone, costruita dalla ditta Piemonte Funivie nel 1970
Seggiovia biposto Mottarone Vetta, costruita dalla ditta Leitner nel 2009
Skilift Baby, costruito dalla ditta CCM nel 2001
Skilift Selva Spessa 2, costruito dalla ditta CCM nel 2001
Skilift Selva Spessa 1, costruito dalla ditta CCM nel 2001
Skilift Alpe Corti, costruito dalla ditta Marchisio nel 1976
Skilift La Rossa, costruito dalla ditta Leitner nel 1988
Skilift Baita Omegna, costruito dalla ditta Leitner nel 1988
Tapis roulant Campo Scuola, costruito dalla ditta Sunkid nel 2007